Per cortese decisione dell’editore Franco Angeli, a distanza di sei anni dalla sua prima uscita il mio libro Web Storytelling viene ripubblicato. Ieri ho consegnato il testo aggiornato, e il nuovo libro uscirà con lo stesso titolo in Aprile 2018.
È sempre piacevole avere l’occasione di riesaminare criticamente i propri testi a distanza di tempo. E su una materia come questa, così influenzata dai mutamenti vertiginosi che hanno luogo nel web, sei anni sono un tempo decisamente lungo. Molte cose sono cambiate nel modo di raccontare storie intorno alle marche, alle aziende e alle persone, quindi ho lavorato per tenerne conto. Sono rimasto tuttavia positivamente sorpreso nel constatare che molte pagine del testo rimangono perfettamente attuali.
Dove stanno i cambiamenti nel libro? Anzitutto nel riflettere la diversa geografia della rete. Quando ho scritto la prima versione del libro, MySpace era uno dei social network più frequentati mentre Instagram stava muovendo solo i primi passi. Il panorama dei social evolve senza sosta ed è importante non trascurarlo. Poi ho dovuto aggiornare una quantità di casi, lasciandone perdere alcuni troppo vecchi e inserendo una serie di esempi recenti (in parte ripresi dai post sul mio blog).
Inoltre ho inserito due parti nuove. La prima racconta l’importanza (e alcuni segreti) del virale, tema di grande interesse del quale ho preso a occuparmi subito dopo la stesura di Web Storytelling scrivendo il libro Storie Virali (Lupetti 2012). La seconda completa invece la mia analisi dello storytelling politico di Barack Obama con un esame del tornado comunicativo rappresentato da Donald Trump e dai suoi tweet in real time (irriverenti, spesso oltraggiosi, ma anche di impatto eccezionale). Per precise ragioni, che considero in quelle pagine, oggi la comunicazione politica non è più la stessa ed è essenziale prenderne atto.
Il libro comunque resta sempre rivolto in prima istanza agli uomini d’azienda. Gli esempi appena citati sono rilevanti soprattutto perché rappresentano casi di grande successo nell’uso dei social a vantaggio della propria marca personale. Di essi può essere molto utile capire le logiche profonde e le ricadute pratiche anche quando si affrontano problemi di brand o corporate storytelling. Il testo spiega come.
Dunque uscita in Aprile. Ma al momento giusto ve lo ricorderò!